Volume 2, Numero 1, Marzo 2014
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Editoriale
di Luca Pezzullo
Articoli:
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“Lingua congressuale”, costrutti personali e internazionalismo costruttivo
di Jörn W. Scheer
Nota introduttiva a cura della redazione'Lingua congressuale', costrutti personali e internazionalismo costruttivoIl contributo che abbiamo scelto di proporre di seguito è stato presentato e discusso dall'autore in occasione del X Congresso Internazionale di Psicologia dei Costrutti Personali (Australia, 1996) e della presentazione conserva il carattere discorsivo, a tratti informale. Prendendo le mosse dalla propria esperienza di partecipante straniero alle prese con la 'lingua congressuale', l'autore esplora significati e implicazioni della lingua e del linguaggio nelle interazioni umane, interpellando anzitutto se stesso e ciascuno di noi - quale parlante, ascoltatore, traduttore o nondimeno lettore - con l'invito a non dare per scontato il mondo di significati che entrano in gioco nell'interazione, disegnando le trame di una storia.
Parole chiave: lingua congressuale, linguaggio relazionale, psicologia conversazionale, psicologia come racconto di storie, internazionalismo costruttivo.
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Il dolore fisico dal punto di vista di chi soffre
di Massimo Giliberto
AbstractIl dolore fisico dal punto di vista di chi soffreIn questo articolo l’autore esplora due concezioni assai diverse fra loro del dolore fisico: la concezione più classica della neurofisiologia riduzionista e quella, fondata sull’esperienza e il significato, dell’approccio costruttivista. In particolare, si sviluppano i temi del rapporto mente-corpo nell’ottica del monismo costruttivista, dell’esperienza personale del dolore fisico e del senso d’identità ad essa connesso.
Parole chiave: dolore fisico, costruttivismo, monismo, esperienza, identità.
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Costruttivismo e Project Management
di Sara Carbone e Lorenzo Gios
AbstractCostruttivismo e Project ManagementCosì come un terapeuta può essere definito un “acceleratore d'esperienza per il paziente” (Kelly, 1955b, p. 25), un progetto può costituire una sorta di catalizzatore dei processi del gruppo target verso un obiettivo definito. Saper articolare una buona idea in un'adeguata proposta progettuale può aprire nuove opportunità, anche lavorative, per gli psicologi che lavorano in diversi ambiti: nel settore sanitario, sociale e del lavoro.
Sulla base di queste premesse e delle comunanze ravvisate tra la descrizione dei processi secondo un'ottica costruttivista, come ad esempio il ciclo dell'esperienza, e la descrizione delle fasi del ciclo di progetto, chi scrive tenta di presentare a chi abbraccia il Costruttivismo e la Psicologia dei Costrutti Personali alcuni concetti chiave di pianificazione e gestione di un progetto (Project Management – PM).
Parole chiave: costruttivismo, project management, ciclo di progetto, ciclo dell’esperienza, progettazione.
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Il suicidio: da una costruzione personale a un contributo professionale
di Robert A. Neimeyer
Nota introduttiva a cura della redazioneIl suicidio: da una costruzione personale a un contributo professionaleNel presente articolo, l’autore ripercorre il tragico evento che ha segnato la sua infanzia: la scomparsa del padre morto suicida. Illustra come questa esperienza personale abbia orientato la sua carriera professionale, nella quale si è occupato prevalentemente di interventi mirati alla prevenzione del suicidio nonché di lutti prolungati che seguono una morte prematura e traumatica. Le esperienze professionali e personali hanno portato Neimeyer a comprendere il suicidio come una scelta attiva, l’unica che la persona intravede come possibile nel tentativo di trovare una soluzione ad un problema vissuto come insormontabile, posto in parte dagli eventi ma sempre in relazione con le vulnerabilità nella costruzione di se stessa e della vita. A sostegno di questa ipotesi, riporta e descrive tre case studies incontrati nella sua pratica clinica.
Parole chiave: suicidio, interventi mirati alla prevenzione del suicidio, lutto complicato, lutto patologico, disturbo da lutto prolungato.
Interviste:
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Un viaggio tra storia personale, interessi professionali e riflessioni costruttiviste sulla PCP:intervista a Robert Neimeyer
a cura di Elena Bordin e Jessica Dagani
Robert NeimeyerUn viaggio tra storia personale, interessi professionali e riflessioni costruttiviste sulla PCP:intervista a Robert NeimeyerRobert A. Neimeyer è Professore di Psicologia presso l’Università di Memphis (USA), dove lavora attivamente anche in ambito clinico. Fin dal completamento del suo dottorato presso l’Università del Nebraska nel 1982 ha pubblicato 27 libri, tra cui Techniques of Grief Therapy: Creative Practices for Counseling the Bereaved e Constructivist Psychotherapy: Distinctive Features (entrambi editi da Routledge); è inoltre editore di riviste peer-reviewed come Death Studies e Journal of Constructivist Psychology. Autore di più di 400 capitoli e articoli, è attualmente impegnato nella promozione di una teoria maggiormente elaborativa del lutto, considerato come processo di costruzione di significati, sia attraverso le sue pubblicazioni sia grazie ai suoi frequenti workshop che conduce a livello nazionale e internazionale. Neimeyer è stato Presidente dell’Association for Death Education and Counseling (ADEC) e dell’International Work Group for Death, Dying, & Bereavement.
Come riconoscimento per il suo importante contributo scientifico gli è stato conferito l’Eminent Faculty Award dall’Università di Memphis, è stato nominato Membro della Clinical Psychology Division dell’American Psychological Association e Socio Onorario del Viktor Frankl Association, e ha ricevuto il Phoenix Award Rising to the Service of Humanity dalla Fondazione MISS.
Parole chiave: suicidio, perdita, scelta, Psicologia dei Costrutti Personali, divulgazione del costruttivismo.
Recensioni:
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“Manuale di Counseling e Psicoterapia in un contesto internazionale”
di Giulia Tortorelli
Omaggio a…
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Il Prometeo liberato: un ricordo di Dennis Hinkle
di Simone Cheli