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Arte di ascoltare e mondi possibili

di Marianella Sclavi

Marcello Bandiera

Institute of Constructivist Psychology

Abstract

DOI:

10.69995/GYXE8397

“Se vuoi comprendere quel che un altro sta dicendo, devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti a capire come e perché”[1].

La terza regola dell’ascolto attivo, descritta in “Arte di ascoltare e mondi possibili: come si esce dalle cornici di cui siamo parte” di Marianella Sclavi, fornisce un’utile indicazione per seguire il percorso tracciato dall’autrice che porta all’esplorazione delle possibilità insite in ogni relazione tra esseri umani. Come prerequisito indispensabile all’incontro con ciò che è “altro” da noi, è indispensabile una svolta epistemologica necessaria per diventare consapevoli di quelle definizioni imposte, universali e date per scontate che vincolano il nostro percepire al giudizio. Ed è proprio nei significati della relazione tra un “me” e “l’altro”, nella responsabilità di chi osserva e si pone in relazione, che Marianella Sclavi conduce il lettore, pensato come uno scienziato dell’uomo e della società, verso un’analisi puntuale e rigorosa delle cornici che delimitano la nostra esperienza quotidiana, termine e punto di partenza di ogni atto osservativo.

Che cosa vuol dire “ascoltare” l’altro? Quali vincoli sono dati alle possibilità d’interazione tra due persone? Quali “mondi” possibili sono posti in essere dall’incontro di due individui e delle loro cornici culturali e sociali? Com’è possibile riconoscere queste cornici e muoversi nella relazione esistente tra i due comunicanti?

Questi interrogativi alimentano gli appunti, gli esercizi fenomenologici e le riflessioni raccolte nelle pagine di questo volume, concepito a partire dalle esperienze educative e formative realizzate dall’autrice nel corso della sua carriera. Lo scopo è quello di rintracciare una circolarità possibile tra ciò che ci sembra ovvio nel quotidiano e la nostra attività di osservatori del mondo.

Il percorso strutturato da Marianella Sclavi si articola in tre parti principali. La prima tappa, l’“Ascolto Attivo”, conduce all’analisi delle “cornici” che delimitano le nostre anticipazioni sulla realtà e sugli altri, che determinano ciò che riteniamo oggettivo e soggettivo, e che celano all’osservatore le premesse implicite del suo percepire.

Lungi dall’essere solo un esercizio intellettuale vincolato a ciò che si vede, l’incontro con i “mondi” possibili trova nelle emozioni, ciò che si sente, non una fonte di disturbo, ma un indicatore di possibilità insite nella relazione stessa. L’“Autoconsapevolezza Emozionale”, seconda tappa di questo percorso, conduce lo studente in un corso accelerato sull’utilità delle emozioni, cioè quei segnalatori di un cambiamento della nostra idea di ciò che succede nel “qui e ora” di un incontro. L’autrice invita alla ricerca della dissonanza, di ciò che stona, che costituisce una porta a mondi di conoscenza altrimenti destinati all’oblio, sommersi dalla coltre della routine e della retorica del senso comune.

La consapevolezza delle emozioni dell’altro passa inevitabilmente al dialogo con la propria interiorità. L’ignoranza di questo principio porta a esiti non sempre prevedibili, più spesso a confusione e conflitto. Nella “Gestione Creativa dei Conflitti”, terza e ultima tappa di questo percorso, sono illustrate le strategie relazionali che sottendono la necessità di superare lo scontro tra individualità attraverso il dialogo costruttivo e l’incontro tra individuo e cultura.

La continuità tra teoria ed esperienza, tra riflessione e messa in pratica, rende “Arte di ascoltare e mondi possibili” una guida caldamente consigliata a chiunque sia interessato ad andare oltre la zona liminare dell’incontro con l’altro e a trovare nuove possibilità di comprensione e di relazione con il mondo, e con se stessi.

 

Bibliografia

Sclavi, M. (2003). Arte di ascoltare e mondi possibili: come si esce dalle cornici di cui siamo parte. Milano: Mondadori.

 

Note sull’autore

Marcello Bandiera

Institute of Constructivist Psychology

marcellobandiera.psy@gmail.com

Psicologo, specializzando in Psicoterapia a indirizzo costruttivista, si occupa di clinica, apprendimento e formazione, ricerca e progetti per scuole e associazioni. Lo appassiona apprendere e aiutare gli altri nell’esperienza di apprendimento.

 

  1. Sclavi, M. (2003), pag. 63.