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Costruzioni possibili della società

di Devorah Kalekin-Fishman

Construals of society

Traduzione a cura di

Cecilia Pagliardini e Davide Scapin

Abstract

Sostenendo che la società possa spesso essere la fonte dei costrutti personali, Kelly mette assieme (1955/1991) la società con la cultura e sottolinea ripetutamente quanto il paese di origine, il genere, la razza e l’età possano influenzare la costruzione degli elementi dell’esperienza umana. Si astiene però nettamente dal tentativo di dare una definizione comprensiva della società come causa. Questa volontaria omissione indica che, come per altri elementi, anche per la costruzione della società Kelly non ha previsto un limite teorico al numero di costruzioni alternative che possono essere utilizzate. Terapeuti e ricercatori che ignorano la possibilità che la società venga interpretata in modi diversi potrebbero, quindi, non riuscire ad avere una comprensione profonda di come i costrutti dei clienti, relativi alla natura della “società” nel suo insieme, possano influenzare i sistemi individuali di costruzione. In relazione a questo, lo spazio in cui gli individui sono chiamati a mettere a confronto le proprie esperienze, l’assunzione del principio kelliano dell’alternativismo costruttivo, è supportato da teorie sociologiche formalizzate. Le pratiche dei sociologi confermano, infatti, l’ambiguità del termine “società” e aprono la strada alla presa in considerazione di un ampio spettro di possibili costruzioni.

Tra i sociologi è ampiamente riconosciuto che la loro disciplina si basa su paradigmi differenti (Ritzer, 1975). Vale a dire che l’oggetto dello studio sociologico, la società, è costruito in modi diversi in base all’appartenenza del sociologo alle diverse comunità di ricerca. Tra le percezioni alternative troviamo la comprensione della società come una macrostruttura, una rete di funzioni, un prodotto di scambio, una costruzione continua attraverso la microinterazione o come un’accumulazione di pratiche. Queste idee sono formalizzazioni di costruzioni quotidiane della vita sociale (Kalekin-Fishman, 2003). È altamente probabile che l’organizzazione gerarchica dei costrutti personali dei clienti fornisca indicazioni sulla natura della società in cui contestualizzano le situazioni che affrontano. Comprendere i differenti modi di costruire la società può aprire allo psicoterapeuta e al cliente una visione profonda rispetto a problemi più ampi legati alla validazione.

 

Bibliografia

Kalekin-Fishman, D. (2003) Social relations in the modern world. In: F. Fransella (ed.) International handbook of Personal Construct Psychology (pp. 143-152). West Sussex, England: John Wiley & Sons.

Kelly, G. A. (1955). The psychology of personal constructs (vol. 1-2). New York, NY: Norton.

Ritzer, G. (1975) Sociology: A multiple paradigm science. Boston, MA: Allyn & Bacon.