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Costrutto

di Dušan Stojnov

Construct

Traduzione a cura di Davide Scapin

Abstract

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Per definizione, nella psicologia dei Costrutti Personali un costrutto è un modo di vedere due o più cose o persone come simili, e allo stesso tempo diverse da una terza. Si tratta di un’astrazione per mezzo della quale le persone operano discriminazioni tra gli eventi che incontrano nella loro vita quotidiana. I costrutti poi diventano la base per le anticipazioni rispetto alle esperienze attuali e future e, in tal modo, canalizzano il comportamento in particolari direzioni

 

I costrutti sono basati sulle discriminazioni di tutta una vita operate dall’individuo e, come tali, sono idiosincratici, variando da persona a persona (individualità). Kelly (1955) propose che ogni costrutto fosse bipolare (ad esempio buono verso cattivo), perché esso comprende sia la consapevolezza della somiglianza che quella della differenza. Ciò può essere illustrato dal confronto con la nozione con cui il “costrutto” è talvolta confuso, il termine “concetto” usato nella logica tradizionale. L’opposto di un concetto viene formato aggiungendo il prefisso “non” alla parola esistente (ad esempio l’opposto di uomo è non-uomo). Per contro, l’opposto di un costrutto viene determinato dall’uso del contrasto pertinente che conferisce a tutta questa dimensione bipolare il suo significato specifico (ad esempio per una persona l’opposto di uomo è donna, che dà a questa dimensione il significato pertinente alla differenza di genere; per un’altra l’opposto di uomo è Dio, che comprende la relazione con la divinità, e ancora per un’altra persona l’opposto di uomo è bambino, che attribuisce il senso di maturità a tutta la dimensione). Pertanto, il significato di ogni costrutto non è determinato da uno dei suoi poli, ma dal rapporto dialettico tra loro,

entrambi essenziali al significato dell’altro.

Ci sono diversi errori comunemente fatti in materia di costrutti. In primo luogo vi è il presupposto che siano parole. Quando ci apprestiamo ad elicitare i costrutti, otteniamo comunemente delle etichette verbali delle discriminazioni che sono state fatte, ma queste parole non sono sinonimi delle discriminazioni. I costrutti possono essere non-verbali (vedi costrutti pre-verbali), come nelle discriminazioni operate dai bambini o quando un polo del costrutto non è facilmente accessibile (sommersione). Inoltre, un costrutto non è la semplice rappresentazione di entità esistenti. Piuttosto è il risultato della attribuzione di significato ad esperienze sensoriali pure, che altrimenti risulterebbero troppo omogenee per consentire un’efficace anticipazione degli eventi. Come tale è una creazione, non il riflesso automatico della realtà.

 

Il termine costrutto nell’ambito della PCP porta con sé un significato diverso rispetto allo stesso termine usato nella psicologia tradizionale – dove viene applicato per fare riferimento a un entità che viene attribuita a più di un oggetto come risultato di una precedente ricerca scientifica.

 

Fonte originale:

http://www.pcp-net.org/encyclopaedia/construct.html

Ringraziamo gli Editori Jörn Scheer e Beverly Walker per aver gentilmente concesso la pubblicazione della traduzione delle voci contenute in “The Internet Encyclopaedia of Personal Construct Psychology” sulla Rivista Italiana di Costruttivismo.