Volume 5, Numero 1, Aprile 2017
Scarica il numero completo in PDF
Articoli:
……………………………………………………………………………………………………
Libertà, Bontà, Potere, Appartenenza: le semantiche dei disturbi fobici, ossessivo-compulsivi, alimentari e dell’umore
di Valeria Ugazio, Attà Negri e Lisa Fellin
AbstractLibertà, Bontà, Potere, Appartenenza: le semantiche dei disturbi fobici, ossessivo-compulsivi, alimentari e dell’umoreLe semantiche della “libertà”, della “bontà”, del “potere” e dell’“appartenenza” caratterizzano la storia raccontata in terapia dalle persone rispettivamente con disturbi fobici, ossessivo-compulsivi, alimentari e depressivi? Per verificare questa ipotesi, suggerita dal modello delle polarità semantiche di Ugazio (1998, 2013), è stata applicata la Family Semantics Grid (FSG) (Ugazio, Negri, Fellin, Di Pasquale, 2009) alle trascrizioni delle videoregistrazioni di 120 sedute individuali di terapia sistemica, le prime due di 60 pazienti: 12 con disturbi fobici, 12 con disturbi ossessivo-compulsivi, 12 con disturbi alimentari, 12 con disturbi dell’umore e 12 asintomatici con problematiche esistenziali che formano il gruppo di confronto. I risultati confermano l’ipotesi. Tutti i pazienti, ad eccezione di uno, sono stati assegnati correttamente al loro gruppo diagnostico grazie all’individuazione delle loro semantiche narrate. Le semantiche sembrano quindi in grado, da sole, di definire l’appartenenza del paziente al corretto gruppo diagnostico. Questi risultati suggeriscono che le semantiche siano dimensioni diagnostiche contestuali e culturali, espressione dei vincoli ma anche delle risorse delle persone, e soprattutto utili per una diagnosi finalizzata ai processi di trasformazione e cambiamento.
Parole chiave: semantiche, polarità semantiche familiari, positioning theory, disturbi fobici, ossessivo compulsivi, alimentari e depressivi.
……………………………………………………………………………………………………
Considerazioni sul ritmo come costrutto mentale
di Stefano Gambini
AbstractConsiderazioni sul ritmo come costrutto mentaleIn questo articolo voglio riproporre e difendere l’analisi del “ritmo” in operazioni mentali, fatta molti anni fa da Silvio Ceccato. Gli artisti maggiori sono coloro che hanno saputo gestire, consapevolmente o meno, il dosaggio di vari atteggiamenti per raggiungere il risultato desiderato. Nell’arte è fondamentale l’atteggiamento estetico il quale si costituisce con la composizione ritmica di determinati elementi, a loro volta costituiti, o con la frammentazione ritmica di un osservato, anch’esso costrutto mentale. Per un artista è quindi assai importante rendersi consapevole delle operazioni costitutive del ritmo, ottenuto sempre operando mentalmente secondo un “modulo sommativo”, che si differenzia moltissimo dal “modulo sostitutivo”, con cui ricaviamo il pensiero-discorso.
Vengono confutate qui le critiche di Giorgio Marchetti a questa analisi.
Parole chiave: ritmo (modulo sommativo), pensiero (modulo sostitutivo), attenzione, memoria, circolarità della tecnica di analisi operativa.
……………………………………………………………………………………………………
Buio in sala: la percezione del sé incarnato in azione
di David M. Mills
AbstractBuio in sala: la percezione del sé incarnato in azioneTraendo spunto dalla fenomenologia di Merleau-Ponty, e ispirandosi in particolare alla sua concezione di spazio corporeo, l'autore istituisce un parallelo tra l'attore sul palco, che interpreta molti personaggi, e la persona nel mondo, che si muove orientandosi tra sistemi di significato, alternativi l’uno all’altro. Accostando il modello geometrico dei costrutti personali di Kelly alla visione teatrale dello spazio corporeo di Merleau-Ponty, in cui ciascuno ritrova se stesso, l'articolo esplora la dimensionalità di tale spazio vissuto, da cui traiamo le nostre idee di spazio geometrico.
Sebbene i due punti di vista possano sembrare apparentemente in contrasto - con Kelly che rende accessibile il nostro modo di costruire significati attribuendo a esso una struttura geometrica e Merleau- Ponty che enfatizza la fondamentale inaccessibilità al mistero di come il senso emerga dall’esperienza corporea - prese insieme queste due posizioni spingono a una più profonda comprensione di ciò che Kelly avrebbe potuto intendere asserendo che la persona “vive nell’anticipazione”.
Considerare l'attore come persona, e viceversa, porta a una visione teatrale dell'esperienza corporea in cui la persona è vista occupare molteplici spazi di significato, muovendosi fra essi al pari di un attore che passa da un personaggio all’altro, abbandonandone uno per interpretare il successivo. Evidenziando quanto il movimento nello spazio e le azioni cariche di significato siano strettamente interconnesse, l’articolo arriva a concludere che il senso cinestesico della persona è molto più che un semplice senso del movimento, ma di fatto rappresenta la percezione del significato del sé incarnato che agisce.
Parole chiave: costrutti personali, incarnare, recitazione, fenomenologia.
……………………………………………………………………………………………………
Esperienze:
……………………………………………………………………………………………………
Alpine Tales: un’esperienza di costruttivismo vissuto
di Susan Bridi, Chiara Lui, Veronica Mormina, Giovanni Stella
AbstractAlpine Tales: un’esperienza di costruttivismo vissutoAlpine Tales è un evento residenziale organizzato dall’European Constructivist Training Network (ECTN) con l’obiettivo di favorire l’incontro di persone interessate a vario titolo alla Psicologia dei Costrutti Personali, italiane e straniere, per condividere risorse utili all’arricchimento professionale e costruire rapporti e collaborazioni. Ospitato in una casa alpina autogestita, offre attività formative di tipo partecipativo come workshop e sessioni di Open Space Technology. È incentrato sull’approccio collaborativo: ad Alpine Tales tutte le attività, sia formative che di gestione della casa e della quotidianità, richiedono la partecipazione attiva dei presenti. La Winter School della psicologia costruttivista, giunta ormai alla sua terza edizione, ha rappresentato per oltre 100 persone un’entusiasmante esperienza di scambio di idee utili alla professione e alla vita, una condivisione di strumenti nuovi e creativi per lavorare in modo strategicamente orientato, una riflessione sui progetti concreti per il futuro, una costruzione di contatti e relazioni che costituiscono un vero e proprio network di portata europea. Insomma, una grande esperienza di costruttivismo vissuto.
Parole chiave: costruttivismo, Alpine Tales, Open Space Technology, ambienti di apprendimento.
Interviste:
……………………………………………………………………………………………………
Costruttivismi in ricerca e psicoterapia: intervista a Guillem Feixas
a cura di Chiara Centomo
Traduzione a cura di Caterina Bertelli ed Elisa Petteni
Guillem FeixasCostruttivismi in ricerca e psicoterapia: intervista a Guillem FeixasGuillem Feixas, attualmente Professore presso la Facoltà di Psicologia dell'Università di Barcellona, ha completato il suo dottorato nella medesima struttura e ha ricoperto la posizione di assegnista di ricerca presso l'Università di Memphis, negli Stati Uniti. È direttore del Master in Terapia Cognitiva Sociale e di altri corsi post lauream. Ha pubblicato più di 90 articoli in riviste prestigiose e 10 libri, conducendo numerosi progetti di ricerca. Le sue ricerche sono focalizzate sulla costruzione interpersonale e sul suo ruolo nella salute (sia fisica che mentale) e nel processo della psicoterapia.
Parole chiave:: ricerca in psicoterapia, metodologia di ricerca, dilemma implicativo, psicoterapia breve.
Recensioni:
……………………………………………………………………………………………………
“Il costruttivismo in psicologia e in psicoterapia” di Gabriele Chiari
di Francesca Del Rizzo
Glossario:
……………………………………………………………………………………………………
Personalità
di Dušan Stojnov
traduzione a cura di Davide Scapin e Riccardo Lorenzon